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DAL CATALOGO BIOTOS
Testo del Maestro Ennio Morricone
Uno degli importanti elementi che contribuiscono alla diversità tra la pittura e
la musica è che la seconda necessita del tempo della sua durata per fruirne, mentre
nella pittura questo elemento essenziale per la musica non esiste.
La pittura ha la possibilità in sé di aggredire immediatamente i sensi del fruitore.
Io sono stato sensualmente aggredito e fulminato dai quadri di Maria Rosaria Orlando.
Mi ha molto impressionato(e non solo) la sospensione nello spazio, le immagini e
i soggetti ri-visti in un sogno ri-sognato, con i suoi colori allo stesso tempo
precisi e indefiniti, fissati solo dal ricordo in un momento di riflessione,riconciliazione
con un mondo che vorremmo esistesse davvero.
E’ vera pittura, non la sperimentazione fine a sé stessa, (ma necessaria per conoscere
e scoprire) spesse volte velleitaria, che nasconde il nulla nella sua rappresentazione.
Questi quadri, queste emozioni, invece, non nascondono nulla e non rischiano un
bluff: sono sé stessi nella chiarezza di un indefinito ma reale significato poetico
e sensuale.
Mi hanno colpito le fessure di luce, gli oggetti inseriti in un contesto diverso
dalla rappresentazione principale, il mare in movimento (l’anima) visto da una terra
implicitamente calma e psicologicamente inquieta.
Il cielo la terra e il mare nella loro profondità visibile e invisibile si accoppiano
in una realtà rappacificata nel suo sotteso dinamismo colmo di minacce sopite e/o
rinviate ma non auspicate.
Semmai è la nostra (arbitraria?) interpretazione psicologica che ci fa immaginare
una irrequietezza drammatica, più per la totale significazione della vita racchiusa
nello spazio pittorico di Maria Rosaria Orlando che per una reale intuizione creativa.
Che sia una grande pittrice lo scopriamo anche nei suoi “nudi”.
Il tratto, il colore, la forma creata con la sicura certezza e la consapevolezza
di sé come Artista e Donna.
E i nudi, così presenti ma come immaginati, li rivedo nei mari e nei cieli della
nostra Maria Rosaria come simbolo della vita e della creatività.
Maria Rosaria Orlando è stata per me una scoperta entusiasmante.
La sua rappresentazione dell’invisibile della nostra immaginazione rende alla sua
grandezza il giusto riconoscimento di un pubblico con il cuore puro e senza pesi
condizionanti.
Roma 01/09/2005
Ennio Morricone
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